26 ottobre 2006

Spagna vengo a te...

...coi tacchi a spillo ai piè!

Dimenticavo...faccio un salto a Barcellona e poi torno. Forse.

Vecchio, ti diranno che sei vecchio

In questa giornata molto lunga, ho già avuto l'occasione di perdermi in un paio di occasioni: sveglia con molto anticipo alle 6.30, la radio suona mentre ho quasi il timore di accendere la luce per tenermi sveglio; dopo venti minuti di completa inerzia, scendo in cucina: colazione, pulizia veloce della casa, preparo il pranzo al sacco per oggi e poi di corsa rifaccio il letto e mi butto in macchina. Troppo tardi, non posso più andare fare il pieno all'auto, e così ripiego per il prelievo al bancomat: peccato che la filiale della mia banca nel paese in cui lavoro non c'è più. Sconsolato per tutto il tempo buttato via, con largo anticipo mi dirigo verso l'ufficio e passo davanti ad una scuola elementare. Ecco due donne.

La prima. Bella come il sole, minuta e graziosa allo stesso tempo, il giubbettino rosa e lo zainetto multicolore le fanno risaltare la sua pelle, nera; il suo passo stentato è l'emblema di chi non ha un grande desiderio di andare a scuola, o forse sta pensando a quella bambola che ha lasciato a casa e che ha tanto bisogno di lei. Il sorriso è un po' stentato proprio come gli occhi hanno uno sguardo perso nel vuoto, forse non conosce ancora bene i propri compagni di scuola, forse la sua migliore amica non è ancora arrivata e non può correrle incontro.

L'altra. Molto alta e magra, una tintura di un nero quasi corvino fin troppo eccessivo, un paio d'occhiali che cela uno sguardo ben fisso verso il gruppo vicino al cancello d'entrata; l'aspetto austero va a nozze col suo passo deciso, s'affretta ad attraversare l'incrocio pensando alle faccende da sbrigare in seguito, ma ha per mano quel tesoro prezioso e tanto desiderato dal figlio un po' sfortunato.

Quella mano, che porta i segni del tempo, mi ha ricordato quest'uomo sentito alla radio poco prima: egli ha messo in fila tante parole con le sue mani, ma è stato tradito da esse. Da giovane, e non da vecchio.
La mano
La mia mano a farfalla
bestiola spaventata
frullo d'ali improvviso
di preda impallinata
di rifugio in rifugio
di taschino in taschino
ha una sola speranza:
che voi dimentichiate
le sue dita agitate
che riempion la stanza
mentre s'inventa il vento
o vi racconta il mare...

Nata per lavorare
sul palco della vita
per farsi perdonare
arranca inutilmente,
eppure l'ho avvertita:
faccia quel che si sente,
io la continuo a amare,
pur se perdutamente...

Bruno Lauzi

24 ottobre 2006

Datemi un microfono e vi solleverò il mondo

Oggi sciopero dei giornalisti, palinsesti scarni e programmi allungati la fanno da padroni nell'etere radiofonico; Suppongo che questo valga anche per la TV, purtroppo i due apparecchi presenti a casa mia sono sempre di quel colore così noioso (grigio scuro...) e stonano con le pareti e il pavimento. Internet come sempre fornisce però una finestra sempre aggiornata e oggi, nonostante la notizia che Berlusconi sia arrivato solo ventiseiesimo e non primo, sono riuscito a smarrirmi per l'ennesima uscita a gamba tesa di un politico.
Ecco l'elenco delle ultime notizie "tutte matte":

1. Putin 1
2. Putin 2
3. Diliberto

Per anni in cabina elettorare ho scelto Diliberto, il mio era un voto di protesta contro la totale immobilità delle balene bianco-rosate (Margherita-DS). Il cambio verso RC alle ultime e scellerate elezioni è stato effetto di una crescente mancanza di proposte accompagnata da un insensato ed estremo tentativo "da kamikaze" (ma guarda un po') riguardo i fatti e le idee che hanno caratterizzato il novecento. Su Putin potrei parlare a lungo, aggiungo solo due parole: Cecenia e KGB.

Prima di esprimere il mio pensiero, tengo a precisare che NON entrerò nel merito di ciò che è giusto o sbagliato, mi interessa solo ciò che ha scatenato questi pensieri.
Ho preso a campione questi tre casi, potrei citare le infinite dichiarazioni dell'ex premier tanto per farci quattro risate, ma il concetto di base è questo: perchè tanto scandalo? Credete che non esista nessun'altro che Putin (e forse Katsav) su questa terra a pensarla in questo modo? Diliberto è forse l'unico che non si rifiuta a priori di usare metafore del genere?
Suvvia. E che mi dite di mafia e corruzione?

Nessuna giustificazione per entrambi, ripeto, ma smettiamola di prenderci in giro. Lo sport maggiormente praticato di questi tempi è il moralismo: tonifica la lingua e allena il fegato; il fegato però non è di colui che pratica lo sport, ma il mio. Siamo tutti capaci di giudicare le bassezze o le inettitudini altrui, fortuna che c'è ancora qualcuno che ci ricorda queste cose, ma è un po' come quando ci lamentiamo della cacchetta del cane sul ciglio della strada mentre davanti a noi c'è il monte Bianco (non molto bianco però).

Morale della storia: tornare alle buone abitudini bignardiane.

Leggete qua se conoscete un poco il castigliano...questo bel fiö di giornalista spagnolo ci rinfresca la memoria sulle bestialità dei potenti. Tanto per farsi quattro risate.

20 ottobre 2006

Il diavolo veste Gucci?

Ebbene sì, anch'io sono una vittima ufficiale di questo film (The Devil Wears Prada), o meglio sono un po' fashion victim da ieri sera: credo ci siano già molti blog che hanno tra i propri post un giudizio o un riferimento verso questa pellicola, io mi limiterò cercando inoltre di "giocare" col titolo rapportandolo alla mia esperienza personale.

Il film è veramente carino, ho trovato fenomenale Maryl Streep e la colonna sonora molto pop (l'orgasmo musicale per ogni gay scatta ascoltando Vogue...).

Ma andiamo oltre. Ho sostituito la marca perché si adattava perfettamente al compagno della serata, ossia (l'è semper lu) M.: domenica sera a cena indossava delle scarpe Gucci, e quindi ho tratto ispirazione per questo post, anche se da personcina a cui piace vestire bene spesso ignoro la griffe a vantaggio di un capo comunque particolare.

Serata veramente gradevole, però nonostante abbia il cervello ancora sottaceto, sono riuscito a fare un parallelo tra Miranda, alias Maryl Streep, e M.: anzitutto, quale essere vivente su questo pianeta non desidererebbe avere anche solo una piccola parte dell’audacia e anche della spietatezza di Miranda? In quanti momenti della nostra vita ci siamo detti “ecco quanto sono stato stupido/a, se almeno avessi/fossi…”? Lungi da me paragonare l’essere diabolico direttrice di Runaway e il soggetto in questione che ho incontrato di recente, però diciamo che ci sono alcuni particolari che perlomeno possono far reggere un parallelo. Ragazzo carino, molto intraprendente, sicuro di sé, conosciuto credo a sufficienza nell’ambiente tanto da avere un discreto nugolo di amici/conoscenti, probabilmente gente con cui ha avuto pure una tresca: mi domando, che vuole da me? Di ragazzi carini e magari con un fisico ancor più definito se ne trovano in giro, le persone con cui si ha un buon feeling magari sono un po’ di meno ma non sono introvabili; con me credo si diverta visto l’interesse e l’entusiasmo, ma dico: Miranda apprezza di più l’assistente che le recupera il manoscritto di Harry Potter o quella che tenta di avvisarla del prossimo licenziamento? Forse non serve indossare un paio di tacchi alti firmati Jimmy Choo per avere il talento di Andy Sachs? Chi è normale e chi è diabolico?

W le mie nazional-popolari scarpe di Zara, normalissime ma a volte un po' diaboliche.
Al limite del surreale. Ho esagerato.

18 ottobre 2006

La vita in mille pezzi

Pac.
Il servizio buono di bicchieri dell'Iper. La nonna è salva fortunatamente.
Anche oggi mi sono perso.

Change

Quando la giornata inizia alle 19 c'è qualcosa che non va: normalmente a quell'ora la gran parte dei lavoratori è sulla strada del ritorno verso casa, stanchi e in attesa di mettersi davanti al televisore ad inveire contro i comunisti di Floris oppure a sostenere il Milan in Champions League. Io invece no. Il mio martedì inizia alle 19 e, se tutto va bene, a mezzanotte e mezza sono sotto la doccia in attesa di mettermi a letto (perlomeno in una fase di digestione un po' avanzata). La frase che mi rimarrà in mente di questa sera è questa:

"Io sogno che lei possa finalmente cominciare a godere"

Ma per cominciare a godere, cosa può cambiare? La mia onestà: chi è onesto con se stesso è onesto pure con gli altri. Queste è la risposta che mi sono dato.
Ore 21.30: riaccendo il cell e trovo un sms di G. e una chiamata del mio amico N.; al primo rispondo, è sempre gentilissimo e carino, spero che non s'intestardisca su quella cosa. N. invece l'ho chiamato, gli ho raccontato di M. e G. e del mio ex Piacentino...sabato sera dovevo rimanere a letto! Oppure no, è un bene che ci sia stato all'Out, del resto sono riuscito ad essere un pochino "onesto". Lui mi ha raccontato del suo inconto e dell'epilogo sfortunato (maledetti amici che ti trascinano via anzitempo).
Ore 1.21: Uhaaa che sonno!
Io non sono cambiato ma qualcosa è cambiato (o sta cambiando). Forse.

17 ottobre 2006

U2 > Zooropa (1993) > Some Days Are Better Than Others

Some days are dry, some days are leaky
Some days come clean, other days are sneaky
Some days take less, but most days take more
Some slip through your fingers and onto the floor

Some days you're quick, but most days you're speedy
Some days you use more force than is necessary
Some days just drop in on us
Some days are better than others

Some days it all adds up
And what you got is not enough
Some days are better than others

Some days are slippy, other days sloppy
Some days you can't stand the sight of a puppy
Your skin is white but you think you're a brother
Some days are better than others

Some days you wake up with her complaining
Some sunny days you wish it was raining
Some days are sulky, some days have a grin
And some days have bouncers and won't let you in

Some days you hear a voice
Taking you to another place
Some days are better than others

Some days are honest, some days are not
Some days you're thankful for what you've got
Some days you wake up in the army
And some days it's the enemy

Some days are work, most days you're lazy
Some days you feel like a bit of a baby
Lookin' for Jesus and His mother
Some days are better than others

Some days you feel ahead
You're making sense of what she said
Some days are better than others

Some days you hear a voice
Taking you to another place
Some days are better than others

16 ottobre 2006

Frase del 16/10/2006

Beh tu sembri un ragazzo interessante e son ben intenzionato a conoscerti come persona :o) se x te va bene, potremmo restare che ci si vede mercoledì sera, poi ci si accorderà x l’ora ed il luogo, ok? Ciao ciao =o)

15 ottobre 2006

La puttana del villaggio

Perché quando non si conosce nessuno nell’ambiente gay ti considerano un appestato? Perché basta una maglietta un po’ attillata che valorizza anni di piscina a darti un seguito consistente? Perché sabato, invece di continuare il mio sonno appassionato del dopocena, ho preso l’auto per andare all’Out Limits a Paderno? Perché non ho fermato M. quando mi sembrava che stesse esagerando mettendomi in imbarazzo? Perché quando tento di rendere mia vita più lineare mi sembra che ci sia qualcuno che me la complichi? Perché quando c’è qualcuno che effettivamente lo fa mi sembra di diventare la puttana del villaggio (e magari un po’ scema)?

13 ottobre 2006

Regina di Cuori

Dimenticavo: sono gay. Un ventiquattrenne gay esattamente a metà tra Francesco I Sforza e Raffaella Carrà!

E' arrivato il mio turno

Fino a qualche tempo fa non avrei mai immaginato di trovare lo spunto per farmi un blog: passo molte ore davanti al PC, ma ovviamente questo angolo con tonalità violacee non è la stessa cosa.
Il motivo principale è quello di dare la possibilità di esprimermi only when I lose myself: che vorrà dire? Questo non lo so nemmeno io…però so da dove provengono il titolo e il mio nick: Depeche Mode. Entrambi i pezzi (il secondo è Blasphemous Rumors) non sono tra i miei preferiti, ma si adattavano perfettamente a quello che potrei esprimere o essere.
La musica mi verrà in aiuto, soprattutto quando si comprenderà la mia totale incapacità nello scrivere. Per il resto, vedremo. Forse.