20 ottobre 2006

Il diavolo veste Gucci?

Ebbene sì, anch'io sono una vittima ufficiale di questo film (The Devil Wears Prada), o meglio sono un po' fashion victim da ieri sera: credo ci siano già molti blog che hanno tra i propri post un giudizio o un riferimento verso questa pellicola, io mi limiterò cercando inoltre di "giocare" col titolo rapportandolo alla mia esperienza personale.

Il film è veramente carino, ho trovato fenomenale Maryl Streep e la colonna sonora molto pop (l'orgasmo musicale per ogni gay scatta ascoltando Vogue...).

Ma andiamo oltre. Ho sostituito la marca perché si adattava perfettamente al compagno della serata, ossia (l'è semper lu) M.: domenica sera a cena indossava delle scarpe Gucci, e quindi ho tratto ispirazione per questo post, anche se da personcina a cui piace vestire bene spesso ignoro la griffe a vantaggio di un capo comunque particolare.

Serata veramente gradevole, però nonostante abbia il cervello ancora sottaceto, sono riuscito a fare un parallelo tra Miranda, alias Maryl Streep, e M.: anzitutto, quale essere vivente su questo pianeta non desidererebbe avere anche solo una piccola parte dell’audacia e anche della spietatezza di Miranda? In quanti momenti della nostra vita ci siamo detti “ecco quanto sono stato stupido/a, se almeno avessi/fossi…”? Lungi da me paragonare l’essere diabolico direttrice di Runaway e il soggetto in questione che ho incontrato di recente, però diciamo che ci sono alcuni particolari che perlomeno possono far reggere un parallelo. Ragazzo carino, molto intraprendente, sicuro di sé, conosciuto credo a sufficienza nell’ambiente tanto da avere un discreto nugolo di amici/conoscenti, probabilmente gente con cui ha avuto pure una tresca: mi domando, che vuole da me? Di ragazzi carini e magari con un fisico ancor più definito se ne trovano in giro, le persone con cui si ha un buon feeling magari sono un po’ di meno ma non sono introvabili; con me credo si diverta visto l’interesse e l’entusiasmo, ma dico: Miranda apprezza di più l’assistente che le recupera il manoscritto di Harry Potter o quella che tenta di avvisarla del prossimo licenziamento? Forse non serve indossare un paio di tacchi alti firmati Jimmy Choo per avere il talento di Andy Sachs? Chi è normale e chi è diabolico?

W le mie nazional-popolari scarpe di Zara, normalissime ma a volte un po' diaboliche.
Al limite del surreale. Ho esagerato.

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