27 novembre 2006

Ci vuole un fisico bestiale?

Ieri in un comizio a Montecatini il Cavaliere Mascherato s'è sentito male. Secondo me Don AbBondi ha avuto lo stesso mancamento alla notizia del suo Don Rodrigo di Arcore sofferente.

Scherzi a parte, tutti e dico tutti i media ne hanno parlato, credo che anche il meteo di La7. Tutti e dico tutti hanno espresso un parere; questa mattina i comunisti in diretta radio nel programma della Plati hanno elencato tutta una serie di possibilità che vanno dalla finzione alla finzione. Rossella e Fede lo nascondono, Feltri si rincuora che non sia successa la stessa cosa che è capitata a Berlinguer e intanto fa uscire Libero anche oggi. La notizia sulla notizia si sa fa share e quindi questi atti eticamente corretti in realtà nascondono la vera ipocrisia. L'ipocrisia non è di chi, detta in modo metaforico, corre in soccorso del Cavaliere Mascherato, la casalinga di Voghera che ha votato per lui fa semplicemente un cieco atto di fede e devozione politica; L'ipocrisia appartiene a chi fa moralismo come questi proni soggetti che si definiscono giornalisti liberi.

A me "nun me ne può fregà de meno", perche sono convinto che il problema non esisterebbe se fossimo normali, noi italiani.

Tra i presidenti del Consiglio, in Francia, Villepin fu nominato nel 2005 a 51 anni; anche Angela Merkel (Germania) ha 51 anni. Persson (Svezia), Socrates (Portogallo), Karamanlis (Grecia), e Vanhanen (Finlandia) furono eletti a 47 anni. Balkenende (Olanda) e Verhofstadt (Belgio) entrarono in carica a 46 anni. Stoltenberg (Norvegia) fu eletto a 45 anni e Zapatero (Spagna) a 44. In Inghilterra, Blair iniziò il suo lungo mandato nel 1997, a 43 anni di età. Alla Repubblica Ceca spetta il primato del primo ministro più giovane:nelle penultime elezioni, tenutesi nel 2004, Stanislav Gross fu eletto a 35 anni.
La differenza di età tra il nostro primo ministro e quello "mediano" europeo è scioccante: venti anni, quasi una generazione. Da una rapida occhiata agli archivi appare un altro dato piuttosto sconcertante. In Italia, l’ultimo presidente del Consiglio di 47 anni, a parte la fugace apparizione di Giovanni Goria, fu Aldo Moro nel 1963.
Il gap anagrafico con il resto d’Europa è simile per il presidente della Repubblica. Silva, presidente del Portogallo fu eletto a 66 anni; Chirac (Francia) assunse l’incarico nel 1995 a 63 anni, e Kohler (Germania) fu nominato nel 2004 a 61 anni; Klaus, presidente della Repubblica Ceca iniziò il suo mandato a 62 anni; Tarja Halonen, finlandese, fu eletta nel 2000, all’età di 57 anni. E così via.
Da "La Repubblica della terza età" di Gianluca Violante, Repubblica 18-05-2006

Cavaliere, si rimetta e si dimetta. Spero che ci faccia un pensierino anche il caro Romano.

22 novembre 2006

Home sweet home

Tutti ricorderanno il 9 Luglio 2006 come il giorno in cui la nazionale di sfaticati ha vinto la Coppa del Mondo (o Coppa Rimet...a me piace tanto questo vecchio nome perché fa un po' gelati Motta). Quel giorno per me invece è un giorno storico, il giorno del passaggio tra la vita di single parassitario a single indipendente e responsabile (perchè prima non ero responsabile?? Che insolente). Vado a vivere da solo, citando quel filmetto italiano dei primi anni ottanta.
Ebbene, tra scomodità e vecchiume svecchiato, sono riuscito comunque a costruirmi una routine più che tollerabile e dignitosa; devo ammettere che alcune volte mi lamento per non avere una casa tutta su un piano, faccio più scale io che Pavarotti, ma almeno mi si rassodano i glutei. Le uniche cose delle quali non sono contento sono l'invadenza dei vicini e l'inciviltà dei miei compaesani.
Certe volte è un bene andare ad abitare dove non conosci nessuno: non ti ritrovi vicini che conosci dall'infanzia e che sfruttano ogni occasione per coinvolgerti in diatribe di cui a te non te ne può fregar di meno o per dirti come fare questo e quello. Lasciatemi fare come c...[censura] mi pare, perlomeno nei pochi metri quadri che mi appartengono!
Devo però fare un ringraziamento a questi miei vicini, relativo ad una segnalazione che mi hanno fatto proprio ieri: alcune sere fa un paio di "animali" (attendo suggerimenti per altri sostantivi aggettivati) si sono messi a far pipì in parte alla porta di casa mia. Non è la prima volta che capita, alcuni mesi fa avevo già trovato peli pubici, e tutto ciò mi ha letteralmente fatto cadere le palle (tanto per rimanere in tema). Spero tanto che cadano anche a loro, ma non in senso figurato.
Nota per la prossima casa: scegliere una casa in aperta campagna, dove me la posso prendere solo con i grilli e gli unici residui di origine che posso trovare appartengono ad animali che si muovono sulle quatro zampe.

Le parole

Un gesto o un espressione facciale sono sicuramente indicativi, ma una parola non mente: alcune non ci
sembrano chiare, non esprimono molto ma per incoscienza o volontà nostra.

Ci sono parole che dicono e altre che non dicono

L'importante è dirle. Capito? Più chiaro di così...

21 novembre 2006

Certe volte ho il mal di stomaco

Citazione orrenda ma obbligata.
Il mal di stomaco a volte può aver la meglio su cuore o cervello.
Assenza giustificata.

14 novembre 2006

Cosa vuoi di più dalla vita?

Quando qualcuno dal proprio motorino, ti saluta e con un sorriso splendido stampato sul viso ti manda un bacio "teatrale" con la mano, tu che fai? Contraccambi, in sella alla tua bicicletta, pensando quale splendida persona tu hai appena salutato amorevolmente. Una donna delle pulizie che per te è come una zia un po' in carne e affettuosa e che, nonostante nella propria vita abbia sofferto molto, ha la forza di regalarti un sorriso ogni momento che ti vede.
N., sei splendida!

08 novembre 2006

La gente della notte

Sarà l'ora, saranno le luci soffuse riflesse sulle travi del soffitto, sarà la voglia di corrompere questo silenzio notturno assordante...ma m'è venuta voglia di ascoltarla!
Ecco, la sto ascoltando! Avevo quasi 9 anni quando consumavo nel mio registratore questa cassetta, erano i miei primi passi solitari nel mondo della musica...poi mi sono un po' "evoluto".
Quasi quasi guardo fuori dalla finestra e sbircio la città che riprende fiato...

La notte è più bello, si vive meglio,
per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio,
e la città riprende fiato e sembra che dorma,
e il buio la trasforma e le cambia forma
e tutto è più tranquillo tutto è vicino
e non esiste traffico e non c'è casino
almeno quello brutto, quello che stressa,
la gente della notte sempre la stessa
ci si conosce tutti come in un paese,
sempre le stesse facce mese dopo mese
e il giorno cambia leggi e cambia governi
e passano le estati e passano gli inverni,
la gente della notte sopravvive sempre
nascosta nei locali confusa tra le ombre.
La gente della notte fa lavori strani,
certi nascono oggi e finiscono domani,
baristi, spacciatori, puttane e giornalai,
poliziotti, travestiti gente in cerca di guai,
padroni di locali, spogliarelliste, camionisti,
metronotte, ladri e giornalisti,
fornai e pasticceri, fotomodelle,
di notte le ragazze sembrano tutte belle,
e a volte becchi una, in discoteca,
la rivedi la mattina e ti sembra una strega,
la notte fa il suo gioco e serve anche a quello
a far sembrare tutto, tutto un po' più bello.

Parlare in una macchina davanti a un portone
ed alle quattro e mezzo fare colazione
con i cornetti caldi e il caffelatte
e quando sorge il sole dire buonanotte
e leggere il giornale prima di tutti,
sapere in anteprima tutti i fatti belli e brutti,
di notte le parole scorrono più lente
però è molto più facile parlare con la gente,
conoscere le storie, ognuna originale,
sapere che nel mondo nessuno è normale.
Ognuno avrà qualcosa che ti potrà insegnare,
gente molto diversa di ogni colore.
A me piace la notte gli voglio bene
che vedo tante albe e pochissime mattine,
la notte mi ha adottato e mi ha dato un lavoro
che mi piace un sacco anzi io l'adoro.
Mi chiamo JOVANOTTI faccio il deejay,
non vado mai a dormire prima delle sei.

(Jovanotti > Giovani Jovanotti (1990) > Gente della notte)

Il piacere

L'uomo ha da cercare il piacere

Non ci avevo mai pensato: avevo in mente cose tipo amore, serenità, felicità, libertà, sesso etc.
In effetti, cosa c'è di più bello del piacere? Il piacere implica godimento, se non riusciamo a godere di un amore o della libertà finalmente raggiunta, per quale scopo continuiamo a campare?

Se il piacere fosse una malattia, sarebbe un bene esserne contagiati. Sempre.
Ciao S.

07 novembre 2006

Brake the Rula

Credo che la notizia della frase pronunciata all'interno del programma di Santoro sia già arrivata all'orecchio di tutti. Per i tre-quattro che non sanno ancora di cosa sto parlando, leggano l'articolo di Repubblica. Mi avventuro quindi in una delle mie solite riflessioni cervellotiche (le cosiddette seghe mentali, per la gran parte degli umani).
Rula Jebreal (ma anche se fosse la Borromeo il discorso non cambia) è sicuramente una gran bella giornalista, in Italia si contano sulle dita di una mano le donne di quella categoria provviste di fascino: non stiamo parlando ovviamente nè di Bocca né di Biagi e nemmeno di Montanelli in gonnella, ma sicuramente c'è gente che scrive su giornali o ci propina servizi televisivi a cui dovrebbero ritirare anche la Fidelity Card dell'Esselunga. Sono del parere che chiunque su questa terra abbia il diritto e anche il dovere di provarci, non vedo perché dei personaggi fisicamente piacevoli non possano giocare le proprie carte. Stamane nel programma della Plati un radioascoltatore ha indicato la soluzione perfetta in merito: è necessario non prestare il fianco a logiche maschiliste. Perfetto, ma come? Qui sta il problema, come rompere le regole?
Oggi facevo un parallelo assurdo, ma che nel mio cervello stava in piedi: a volte il mio "abito" mi espone e mi fa sembrare ciò che in realtà non sono. Mi spiego meglio: i primi tempi in cui venivo a contatto con questo mondo zuccheroso fatto di "Sesso, Prada e Madonna" m'ero fatto un idea fortemente populista e generalizzata in merito all'assoluta inconsistenza delle nuove realtà che stavo conoscendo man mano. Qualcosa di vero c'è ancora, ma adesso è ben più forte la sensazione di quello che io espongo e non quello che espongono gli altri; inevitabilmente mi ritrovo con un'arma veramente pericolosa, ma per il borghesotto milanese con villa al mare avere una pistola pronta all'uso è sempre una sicurezza. Ebbene, come usarla però? Se la dimenticassi, credo che dallo status di "figlio della sora Camilla" passerei direttamente al "Santo Subito"; al contrario, un uso sfrenato sovvertirebbe certi miei meccanismi basici, in tal caso altro che blog...mi ci vorrebbero le pagine della Treccani per sfogarmi!
Meno male che esistono le vie di mezzo a questo mondo, meno male che Rula Jebreal continua a fare la giornalista.

05 novembre 2006

Mi si vede la bignola?

A cosa serve la milza? A pungerti quando corri...

Grande Luciana. Grande.

Beato chi riesce a sorridere di se stesso: non gli mancheranno mai gli argomenti (Anonimo)

David Copperfield

Questo post è dedicato ad M., il quale ha stupito il grande pubblico nella sua uscita di scena migliore. Paf! Sparito.
Meno male che il mio fegato è già allenato. Ho fatto una telefonatina al cuore, suona ma non risponde, forse è rimasto a farsi quattro salti all'Out Limits insieme al mio fegato. In realtà c'ero pure io all'Out sabato e anche M., ma il bello è che io sono stato con i miei amici, il mio fegato e il mio cuore a far bagordi nella dark room (che squallore!) e lui per cazzi suoi. Una delle mie serate migliori.

Ariecchime qua, salve sono il figlio della Sora Camilla.
Quisiera un cerebro más grande, por favor.

02 novembre 2006

Dalla Spagna con furore...

Ed eccomi di nuovo qui. Con le gambe stanche di cinque giorni passati a camminare in lungo e in largo per la città che quest'estate mi aveva impressionato non poco.

Cinque giorni in cui mi sono divertito al massimo, ho messo alla prova il mio spagnolo (castigliano, il catalano m'è antipatico e praticamente sconosciuto) e inglese, ho camminato fino allo sfinimento procurandomi una infiammazione al ginocchio sinistro, ho incontrato e conosciuto molta gente, ho ammirato le bellezze di una città veramente ok. Non mi sono nemmeno trattenuto per vivere la noche, ho visto tre locali e due di questi erano molto carini.

Prima esperienza di vacanza da solo e devo dire che è stata molto edificante; nell'ostello il clima non era super-familiare ma qualche compagno veramente disponibile c'era, soprattutto i miei compagni di stanza: i primi tre giovanissimi erano di Malaga, poi sono arrivate due Girls di Washington D.C. (oh my God!), una delle quali era la copia spiaccicata della mia ultima ragazza con la differenza che questa se la tirava fino a Las Vegas (altro che Washington D.C.)...

Barcellona è una città che offre sotto l'aspetto artistico veramente molto: dal romanico al modernismo di Gaudì&Co.
A me i contrasti piacciono molto, e questo aspetto mi ha fatto apprezzare veramente tutto quello che ho visto. La metropolitana è ottima e ben messa, io però ho camminato molto per godermi il panorama ed è per questo che mi sono procurato questa infiammazione al ginocchio della mia gamba sinistra (mio punto debole da qualche anno a questa parte). Vabbè, le vitamine B spero facciano qualcosa...

Le mie conoscenze basilari della lingua non mi hanno impedito gli approcci, anzi forse mi erano di stimolo. Ho persino usato l'inglese...erano diversi anni che non lo parlavo più.

Arriviamo all'aspetto legato ai locali (gay) frequentati: due su tre mi sono piaciuti; L'Aire è una disco, offre musica pop internazionale e spagnola, fortunatamente niente house che dopo dieci minuti stanca, ho avuto inoltre l'onore di gustarmi una sala piena di catalani che ballavano Tanti Auguri della Raffa! Che commozione...c'è ancora qualche spagnolo che ha stima degli italiani. Il secondo è lo Zeltas, era lunedì ed il locale era praticamente vuoto ma ho avuto il piacere di fare una lunghissima chiacchierata coi due baristi (uno dei quali era l'uomo della mia vita) e un cliente romano che nemmeno s'era accorto della mia nazionalità (buon segno, vuol dire che il mio accento italiano non si sente!).

Vorrei ringraziare l'impiegata della RyanAir molto carina che è stata così gentile di farmi risparmiare 65€ per il cambio del nome evidentemente sbagliato non per un mio errore ma per una fatalità; all'altra inflessibile che sedeva davanti al PC e mi seguiva invece le auguro di avere il mio stesso problema e di trovare una bacchettona come lei.

Per altre sensazioni ed esperienze rimando a post ulteriori. E soprattutto cercherò di infilare qualche foto col mio faccino...ho messo a dura prova la mia fiammante macchina digitale!

01 novembre 2006

E sono 25

Che triste autocelebrarsi...ma chi se ne frega, questo post l'ho messo due giorni dopo il mio compleanno!

Adesso che ci penso però sono sulla strada dei 26...uhm...e pensandoci ancora meglio io l'1 Novembre 2006 ero a casa già tornato dalla Spagna...qualcuno mi sa consigliare un buon metodo per non mettersi a piangere? Forse riderci su...mo' ci provo.