22 giugno 2007

Beata gioventù?

Si sta ancora asciugando i capelli ma ha già indosso pantaloncini e scarpe. Si avvicina allo specchio dello spogliatoio con un poco di timore, sussurra "che schifo" togliendo l'asciugamano dalla testa.
Tornando indietro verso il borsone abbandonato sulla panchina, rivolge la sua attenzione su di me per qualche secondo: occhi azzurri, il suo torace non è per niente scolpito e sembrerebbe quasi che abbia bisogno di metter su qualche chilo perché é veramente magro; le sue braccia sono esili ma come la gran parte dei suoi coetanei è molto alto, il suo viso è un po' spigoloso, sbarbato ma grazioso.
Ogni volta che alzo lo sguardo incrocio i suoi occhi. Prendo cuffia e occhialini, chiudo l'armadietto e mi lascio quegli occhi alle spalle.

Tredici anni. Avrà avuto più o meno questa età, certe situazioni mi fanno capire due cose:
1) A novembre varcherò la soglia dei 26 anni, e non potrò più rientrare in quella giovanile fascia d'età 18-25 tanto cara ai sondaggisti (e quella under 18 è ancor più lontana)
2) Quanto ero ingenuo a tredici anni (e quanto lo sono anche ora): non avrei mai avuto il coraggio di osservare con un certo interesse qualcuno che abbia il doppio della mia età.

Moi je m'appelle Lolita...eh....'na volta!

19 giugno 2007

Al Pride con mio padre

In diversi blog ho letto testimonianze dal Gay Pride di Roma.
Pride sì, Pride no, non so se un giorno parteciperò mai a questo evento: non c'è nulla che mi possa ostacolare, ma niente ora mi spinge a farlo, c’è solo la curiosità ricorrente verso qualcosa che non conosco (o conosco solo tramite le immagini televisive).
Forse c’è una sola fantasia, quella di potervi prendere parte anche con mio padre: lui sa benissimo di me, non c'è alcun conto in sospeso o segreto da svelare, credo però non potremmo farci regalo migliore. Io potrei comprendere cosa vuol dire essere un uomo di 69 anni, lui rivivrebbe i suoi 25 anni nel 2007.


Il vecchio Luce sapeva chi erano tutti i finocchi e le lesbiche degli Stati Uniti. Non avevate che da nominare qualcuno - chiunque - e il vecchio Luce vi diceva se era finocchio o no. [...] Lui diceva che erano finocchi certi individui che erano addirittura sposati, Dio santo! [...] Diceva che uno come niente può diventare finocchio dalla sera alla mattina, se ne ha tutte le caratteristiche e via discorrendo. Ci metteva addosso una paura infernale.Io vivevo aspettandomi di diventare finocchio o qualcosa del genere.
J.D. Salinger - Il giovane Holden

10 giugno 2007

Good As You (il mio festival dell'ovvietà)

Avviso ai gentili lettori: questo post celebra l'ennesima edizione del festival dell'ovvietà; non ci sono contenuti espliciti, ma banali.

La scorsa settimana s'è celebrata al Teatro Strehler di Milano la ventunesima edizione del festival del cinema gay, lesbico e queer culture (e dire queer culture, fa già figo abbastanza); come una debuttante pronta al ballo di fine anno scolastico, mi sono per la prima volta avvicinato a questa manifestazione con la curiosità di rito. Evento organizzato in modo impeccabile, se devo essere sincero l'appuntamento che mi ha attirato in Largo Greppi per ben due serate è stato l'angolo della Scatola Magica: Diego e Pina di Deejay sono stati veramente bravi a calarsi nei panni di moderatori di interessanti caffè letterari, mantenendo il proprio stile radiofonico del tutto colloquiale.

Il buon Witty ha lanciato tempo fa una provocazione, rifare in chiave gay il disco Frangetta - Milano is burning, lanciato tempo fa da Deejay Chiama Italia e liberamente ispirato al ben più blasonato Roma Addio! di Remo Remotti; quello che ne è venuto fuori è Gayland is burning che, con lo stesso spirito dei pezzi-pilota, mette in risalto una serie di contraddizioni tra il divertente e il becero: contraddizioni che, a noi della parrocchia potranno pure non piacere, ma fanno parte di questo mondo fucsia come il body di Madonna in Hang Up.
Una canzone-denuncia è già in sé il festival dell'ovvietà, ma come in molte altre situazioni un pizzico di consapevolezza in più non fa mai male, magari ridendoci pure sopra.
E allora che c'entrano saune/chat/dark room e zone industriali con festival del cinema/libri e informazione? C'entrano eccome, sono le contraddizioni che compongono un mondo così particolare come il nostro. Io stesso sono stato vittima (e tuttora mi sento ancora vinto da questo pregiudizio) del fatto che ahimé ci debba essere un solo modo di vivere la propria omosessualità..
Vivere da gay o solo da omosessuale? Due culture, l'una erede dell'altra. Non voglio di certo mettermi ad elencare similitudini e differenze, sarei la persona più inadatta ad impegolarsi in una faccenda del genere visto che la mia visione è ancora molto ristretta a causa di una latente inesperienza.

In un certo senso credo di aver gettato via una decina d'anni, ce ne ho messo di tempo per trovare la mia strada, mi vien da dire però che forse altri tre anni se ne sono andati senza che mi accorgessi di qualcosa di diverso: la diversità nella diversità, un valore aggiunto che può essere rappresentato da un qualunque festival del cinema o da altre piccole esperienze alternative (o anche solo complementari) al semplice carnaio di vetrine o passerelle reali o virtuali. Insomma, qualcosa di cui andare veramente orgoglioso, un piccolo pride, magari da condividere con amici (come nel mio caso).

Good As You. Traduzione letterale, buono come te: perlomeno quanto te, eterosessuale dei miei stivali. Un affermazione del genere racchiude un aspetto inorgogliente, e il fatto che si parli di Gay Pride mi da' l'impressione di un concetto ridondante: so di essere buono quanto te, te lo dico già, perché sottolineare l'orgoglio?

Confessions

L'adrenalina sale. Questo è quello che sento quando faccio una confessione, e ultimamente l'eccitazione non è mancata: non lo faccio facilmente, togliere il velo a qualcosa di segreto non mi dispiace affatto, anche se è una vera banalità; in questi giorni diverse persone mi hanno fatto una serie di confessioni, non nascondo che ciò mi inorgoglisce e mi fa star bene.
Lasciatemi dire queste cosette:

- adoro gli omogeneizzati alla frutta
Chicco, dove c'è Blasphemo...
- so di fare il figo con la musica, ascolto la BBC e programmi radiofonici particolari, ma ogni tanto anche Radio Rai, soprattutto Radio1 e Radio3; aggiungo pure (udite udite) RISMI anni '60
le strade piene, la folla intorno a me...
- Ho visto due volte Parigi, due Londra, Barcellona, Praga etc...ma mai Roma
C'è qualcuno che sta a Trastevere?
- Odio Tiziano Ferro. Sarà pure bravo come dite, ma per me non vale una cicca e se la tira tantissimo.
so che mi attirerò le ire di certe tifoserie
- Riccardo Scamarcio non mi piace
so che mi attirerò le ire di certe tifoserie
- Leggo poco, e lentamente: mi piace la compagnia di una lettura
sono pigro, qualcuno mi consiglia un buon libro?
- Fino a poco tempo fa, non conoscevo la differenza tra sauna e bagno turco
non sono un ragazzo imparato
- L'altra sera, ho detto ad una donna che non mi sarebbe dispiaciuto fare sesso con lei perché mi piaceva.
chiedere è lecito, rispondere è cortesia: lei ha domandato, io ho risposto, meno male però che costei sa che ho altri gusti
- Sono ipocondriaco, ma solo se ho in corso una delle mie soliti faringiti
Froben, tachipirina e antibiotici sono i miei migliori compagni in certi periodi
- Faccio pipì decine di volte al giorno
bevo tanta acqua, tin tin
- Adoro guardare un film in bianco e nero
i colori ce li metto io
-
questo spazio vuoto lo dedico al silenzio, adoro il frastuono del silenzio

- ogni tanto faccio in giretto dall'estetista, mi piace essere riverito per un aspetto futile
non vado più dal parrucchiere e quindi...eppoi si capisce che sono gay, no?
- ho paura
e chi non ne ha di me?
- Canto. Tantissimo, un po' a causa della paura
vorrei cantare insieme a voi, in magica armonia...
- Odio i democristiani, ma Tabacci ci sa fare
la Balena bianca non è morta...
- Mi piacciono anguria/cocomero, cetrioli e ravanelli ma non li digerisco
evvai con la Citrosodina...
- Non ho mai visto un film gay fino a giovedì sera
in che epoca sto?
- Non ho mai visto un film porno
ma dove vivo?
- ho la fissa per la pulizia personale, in particolare per denti e piedi
a sessant'anni avrò la pelle consumata

Questa mattina (domenica), ancora con le cacchette negli occhi, ho acceso eccezionalmente la TV e ho ascoltato per mezz'ora la televendita di "Disco Fever" con KC della KC & Sunshine Band: com'è invecchiaaaaato!! (com'era - com'è). Non ho altre confessioni da fare, con la televendita ho toccato il fondo.

04 giugno 2007

Semejante

Cara Pina e Caro Diego, mi sono invaghita di un ragazzo che assomiglia al mio ex, che a sua volta assomigliava tantissimo al mio cantante preferito. Faccio bene?

Avevo già avuto occasione di riflettere su questo particolare, ma non su questo blog.
Lo ammetto, anch'io ci sono cascato, a differenza dell'ascoltatrice di Pinocchio io non ho un ex da ricordare e da porre in paragone, però posso sicuramente affermare che ci sono un paio di caratteristiche che ricorrono in alcuni soggetti che ho conosciuto.
Venerdì scorso, durante il viaggio verso il posto di lavoro, il mio cellulare squilla e nell'intestazione dell'sms compare un nome che ricordo tutto sommato con piacere; lo rividi un paio di mesi fa a quasi un anno di distanza dall'ultimo saluto che ci scambiammo via telefono, c'intrattettenemmo giusto il tempo per i convenevoli di rito e poi ci congedammo.
Ecco, lui ha qualcosa in comune con altre persone che ho frequentato, potrei fermarmi al particolare fisico (che talvolta risulta evidente), ma pensandoci bene anche nel carattere c'è qualche dettaglio non trascurabile: stessi occhi, stessa forma del viso, stesso entusiasmo, stessa positività.
Non è nel mio intento far paragoni, ma è curioso quanto questi particolari siano riscontrabili anche in me, e non credo sia reato scoprire qualcosa di noi stessi negli altri.

Qualcuno mi spiega perché questa sera continua a girarmi in testa la sigla di Arnold? Che cosa stai dicendo Willis?!