10 giugno 2007

Good As You (il mio festival dell'ovvietà)

Avviso ai gentili lettori: questo post celebra l'ennesima edizione del festival dell'ovvietà; non ci sono contenuti espliciti, ma banali.

La scorsa settimana s'è celebrata al Teatro Strehler di Milano la ventunesima edizione del festival del cinema gay, lesbico e queer culture (e dire queer culture, fa già figo abbastanza); come una debuttante pronta al ballo di fine anno scolastico, mi sono per la prima volta avvicinato a questa manifestazione con la curiosità di rito. Evento organizzato in modo impeccabile, se devo essere sincero l'appuntamento che mi ha attirato in Largo Greppi per ben due serate è stato l'angolo della Scatola Magica: Diego e Pina di Deejay sono stati veramente bravi a calarsi nei panni di moderatori di interessanti caffè letterari, mantenendo il proprio stile radiofonico del tutto colloquiale.

Il buon Witty ha lanciato tempo fa una provocazione, rifare in chiave gay il disco Frangetta - Milano is burning, lanciato tempo fa da Deejay Chiama Italia e liberamente ispirato al ben più blasonato Roma Addio! di Remo Remotti; quello che ne è venuto fuori è Gayland is burning che, con lo stesso spirito dei pezzi-pilota, mette in risalto una serie di contraddizioni tra il divertente e il becero: contraddizioni che, a noi della parrocchia potranno pure non piacere, ma fanno parte di questo mondo fucsia come il body di Madonna in Hang Up.
Una canzone-denuncia è già in sé il festival dell'ovvietà, ma come in molte altre situazioni un pizzico di consapevolezza in più non fa mai male, magari ridendoci pure sopra.
E allora che c'entrano saune/chat/dark room e zone industriali con festival del cinema/libri e informazione? C'entrano eccome, sono le contraddizioni che compongono un mondo così particolare come il nostro. Io stesso sono stato vittima (e tuttora mi sento ancora vinto da questo pregiudizio) del fatto che ahimé ci debba essere un solo modo di vivere la propria omosessualità..
Vivere da gay o solo da omosessuale? Due culture, l'una erede dell'altra. Non voglio di certo mettermi ad elencare similitudini e differenze, sarei la persona più inadatta ad impegolarsi in una faccenda del genere visto che la mia visione è ancora molto ristretta a causa di una latente inesperienza.

In un certo senso credo di aver gettato via una decina d'anni, ce ne ho messo di tempo per trovare la mia strada, mi vien da dire però che forse altri tre anni se ne sono andati senza che mi accorgessi di qualcosa di diverso: la diversità nella diversità, un valore aggiunto che può essere rappresentato da un qualunque festival del cinema o da altre piccole esperienze alternative (o anche solo complementari) al semplice carnaio di vetrine o passerelle reali o virtuali. Insomma, qualcosa di cui andare veramente orgoglioso, un piccolo pride, magari da condividere con amici (come nel mio caso).

Good As You. Traduzione letterale, buono come te: perlomeno quanto te, eterosessuale dei miei stivali. Un affermazione del genere racchiude un aspetto inorgogliente, e il fatto che si parli di Gay Pride mi da' l'impressione di un concetto ridondante: so di essere buono quanto te, te lo dico già, perché sottolineare l'orgoglio?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non solo diversi, ma diversi anche dai diversi...sappi che non sei il solo. esiste un piccolo club di diversi diversi dai diversi...
uff anche io volevo andarci allo stheiler ufffffff

Blasphemo ha detto...

Ma funziona come per gli operatori logici? Negazione della Negazione? Quindi dovrei dire che sono etero?

:o)

(Ti ho aggiunto anch'io al mio elenco, al club)

Anonimo ha detto...

No! Sei un "diverso" diverso!
Grazie per avermi aggiunto al tuo club...ma rappresenta un elenco di diversi diversi?

Anonimo ha detto...

Ma se tu sei un diverso diverso, pensi forse che esistano dei diversi uguali?

Blasphemo ha detto...

Credo esistano diversi che fanno di tutto per sembrare uguali a non so cosa, solo per il gusto di essere diversi; inoltre esistono pure uguali che fanno i diversi solo per il gusto di essere uguali a non so cosa.

Contento E.? Sono splendide le mie risposte-non-risposte? Sono come le tue domande-non-domande.

(Adoro parlare di fuffa)

Anonimo ha detto...

Io ci passo gli anni a parlare di fuffa. Cmq il ragionamento fila. Il problema è che quando divento diverso c'è qualcuno che mi fa ridiventare uguale...(questa è pure più fuffa delle altre)

Anonimo ha detto...

Non avevo mai riflettuto bene su questa cosa del 'Good as you', interessante...
Ma quando sei stato all'aperitivo letterario? A saperlo ci saremmo incontrati!

Ah, intanto Gayland is burning è stata pubblicata :) Viva le ovvietà, eheh

Blasphemo ha detto...

@Patroclo: siamo vittime del processo di omogeneizzazione? Con questa l'operazione fuffa ha raggiunto il punto più basso...

@Patroclo2: Che bello...un altro fuffarolo!

@Witty: prova a digitare "Good as you" su google e ti usciranno centinaia di pagine sul tema e sull'acronimo...all'ape ci sono stato domenica e giovedì.

@Witty2: Mi rallegro del fatto che sia stato io ad indicare la variazione al titolo della canzone!

Anonimo ha detto...

Le mie domande non domande in realtà sono domande retoriche ^ç^
Ciao bel diverso!