31 ottobre 2007

Libro e moschetto...

In questi cinque anni di nuoto senza sosta credo di averlo incrociato moltissime volte, addirittura in ben tre diverse piscine. Non mi è mai parso un tipo simpatico, con cui magari scambiare quattro chiacchiere tra una vasca e l'altra: a volte lo beccavo solo, altre accompagnato da ragazzi più o meno coetanei. Testa rasata, viso spigoloso, occhi infossati, uno sguardo arcigno e tagliente.
Nonostante non lo conosca, credo che il disprezzo sia l'elemento alla base del suo personaggio: non credo sia molto stimato, nemmeno lui però sembra aver rispetto per il prossimo o una parte di esso. Sul braccio destro riporta un tatuaggio con la scritta DUX; un mercoledì sera qualsiasi dell'inverso scorso, dopo la mia oretta in vasca me lo ritrovai col suo compare, in doccia, e cominciai ad ascoltare a tratti le loro conversazioni, credo stessero parlando di donne; poi, in tono scherzoso e "sicuramente innocente" il soggetto in questione se ne uscì con una disquisizione a dir poco insolita riferita ad una terza persona:

"eh sì, quel brutto pederasta negro ebreo di merda"

Restai imbambolato con un'espressione da ebete mentre lo shampoo sgorgava a fiotte sulla mia mano. Pensai "chissà cosa direbbe se adesso, preso dalla Malgiolite, uscissi dalla mia doccia scheccando a destra e a manca (anzi no, solo a manca)": poi mi risposi da solo, avrebbe aggiunto "frocio comunista" (comunista per la manca) alla sua precedente affermazione e il risultato sarebbe stato "brutto frocio pederasta comunista negro ebreo di merda". En plein.
Domenica sera lo ribecco, io ero già negli spogliatoi ma lo vedo arrivare da lontano con uno sguardo allibito: controllo se ho addosso qualcosa di fucsia, poi mi accorgo della camicia nera. Che peccato.

21 ottobre 2007

These boots are made for walking

Può capitare che l'auto ti abbandoni (almeno per qualche giorno) e tu sia obbligato a cambiare le tue abitudini di viziato automobilista.
Ti alzi al mattino almeno mezz'ora prima, metti un giubbino più pesante e, per la prima volta da diverso tempo, il berretto: chiudi la porta dietro di te e t'incammini.
Scendi nei vicoli del tuo paesello, in uno di questi in fondo c'è una luce abbagliante e le vai incontro: da quella ringhiera vedi l'altra sponda del fiume ancora immersa nella foschia, il sole basso t'acceca e persino il ponte di colore bianco peggiora la visibilità. Ti fermi qualche istante ad ammirare il risveglio di tutto ciò che ti sta attorno, persino il fiume pare ancora dormiente perché la forte siccità l'ha prosciugato, quasi fermato.
Scendi la scalinata e per una volta tanto non conti gli scalini, le automobili che da lassù sembravano avere colori sfocati ora appaiono più familiari e sicuramente rumorose; attraversi il ponte, ti immergi in altri vicoli ed immediatamente ti ritrovi seduto alla tua solita scrivania.
Il bello è che alla sera fai la stessa cosa al contrario, ma non c'è più quella luce perché il sole è tramontato dietro la collina e anche se lo raggiungessi non ti sembra più lo stesso.
Poi viene il weekend e fare a meno dei tuoi soliti spostamenti, anche legati a piacevoli passatempi, non è così semplice: ti vien persino da ridere quando ti accorgi di essere seduto in un autobus completamente vuoto che ti riporta a casa dopo un'oretta passata in quella piscina del paese a fianco; sembra quasi che tu abbia scambiato il tuo ridicolo paese per una metropoli degna di questo nome.

Oddio...forse lo è.

E fino a martedì...niente trippa per gatti.

13 ottobre 2007

Acqua

Scivola lungo i suoi fianchi, l'accarezza, ma l'impeto dei movimenti respinge la dolcezza del fluido. Lo sguardo fisso di quell'uomo la penetra nel profondo, la pervade, come se sul fondo si nascondessero tutte le risposte che stava cercando: quando si guarda attorno invece osserva in modo superficiale, galleggia negli occhi della gente, fin quando l'imbarazzo lo porta in una secca. Quel corpo s'immerge nuovamente, le sue braccia si innalzano e poi sprofondano.

Sto ascoltando: Air - Space maker

Se avessi una piscina tutta per me vorrei nuotare con questa canzone tutto volume, in modo da poterla sentire persino sott'acqua. Chissà invece che ascolterebbe quello sconosciuto.

12 ottobre 2007

Brain training

Al lavoro mi chiamano F1 (per i profani, é il tasto d'aiuto sul PC), l'idea che molti dipendessero dalle mie "informazioni" non mi dispiace affatto, é una piccola bottarella all'autostima.

Il mio cervello non mi hai mai tradito, ma da qualche mesetto posso tranquillamente ammettere che scordo facilmente alcune cose. Per fare un'esempio, non ricordavo il nome di un ragazzo che incontro talvolta in piscina: ho messo in moto l'astuzia per non fare una figuraccia e, al momento del ritiro della tessera, ho drizzato le antenne mentrepronunciava nome e cognome a voce alta.
Secoli fa, quando andavo ancora a scuola, le date da memorizzare non erano un problema, oggi molti compleanni non mi entrano in testa, faccio affidamento a mezzi tecnologici.

I casi sono quattro:

a. sono invecchiato (meno di un mese ai 26, questo me lo ricordo)
b. quand'ero più ggggiovane, conoscevo poca gente (meno nomi, meno date)
c. è più semplice memorizzare la marca della mia lavatrice ossia Rex piuttosto che il compleanno di Tizio (ma si chiama Tizio poi?)
d. ora ho qualcosa di più importante da tenere a mente (o da dimenticare)

Chissà, forse hanno tutte un fondo di verità, mi chiedo se l'associazione persona/numero possa essere ritenuta tragica.

Ah, però oggi è il 12 Ottobre...Terraaaa!

05 ottobre 2007

Denuncia

Ieri notte forse ho rischiato una denuncia, ma chissenefrega.
Era un po' di tempo che non lo facevo, in macchina mi trovo a mio agio, lascio andare ogni freno inibitorio.
Si inizia pian piano, si segue il ritmo, ci si fa coinvolgere e l'adrenalina sale.

Ecco...

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
(The big Kahuna)

Ieri sera un qualsiasi passante avrebbe potuto udire distintamente il casino provenire dall'abitacolo della mia macchina. Però non vi dico qual'era la colonna sonora. Tié.

Curioso quest'incrocio col sesso. Uhm.