24 ottobre 2006

Datemi un microfono e vi solleverò il mondo

Oggi sciopero dei giornalisti, palinsesti scarni e programmi allungati la fanno da padroni nell'etere radiofonico; Suppongo che questo valga anche per la TV, purtroppo i due apparecchi presenti a casa mia sono sempre di quel colore così noioso (grigio scuro...) e stonano con le pareti e il pavimento. Internet come sempre fornisce però una finestra sempre aggiornata e oggi, nonostante la notizia che Berlusconi sia arrivato solo ventiseiesimo e non primo, sono riuscito a smarrirmi per l'ennesima uscita a gamba tesa di un politico.
Ecco l'elenco delle ultime notizie "tutte matte":

1. Putin 1
2. Putin 2
3. Diliberto

Per anni in cabina elettorare ho scelto Diliberto, il mio era un voto di protesta contro la totale immobilità delle balene bianco-rosate (Margherita-DS). Il cambio verso RC alle ultime e scellerate elezioni è stato effetto di una crescente mancanza di proposte accompagnata da un insensato ed estremo tentativo "da kamikaze" (ma guarda un po') riguardo i fatti e le idee che hanno caratterizzato il novecento. Su Putin potrei parlare a lungo, aggiungo solo due parole: Cecenia e KGB.

Prima di esprimere il mio pensiero, tengo a precisare che NON entrerò nel merito di ciò che è giusto o sbagliato, mi interessa solo ciò che ha scatenato questi pensieri.
Ho preso a campione questi tre casi, potrei citare le infinite dichiarazioni dell'ex premier tanto per farci quattro risate, ma il concetto di base è questo: perchè tanto scandalo? Credete che non esista nessun'altro che Putin (e forse Katsav) su questa terra a pensarla in questo modo? Diliberto è forse l'unico che non si rifiuta a priori di usare metafore del genere?
Suvvia. E che mi dite di mafia e corruzione?

Nessuna giustificazione per entrambi, ripeto, ma smettiamola di prenderci in giro. Lo sport maggiormente praticato di questi tempi è il moralismo: tonifica la lingua e allena il fegato; il fegato però non è di colui che pratica lo sport, ma il mio. Siamo tutti capaci di giudicare le bassezze o le inettitudini altrui, fortuna che c'è ancora qualcuno che ci ricorda queste cose, ma è un po' come quando ci lamentiamo della cacchetta del cane sul ciglio della strada mentre davanti a noi c'è il monte Bianco (non molto bianco però).

Morale della storia: tornare alle buone abitudini bignardiane.

Leggete qua se conoscete un poco il castigliano...questo bel fiö di giornalista spagnolo ci rinfresca la memoria sulle bestialità dei potenti. Tanto per farsi quattro risate.

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