30 dicembre 2007

Com'é triste Venezia....(?!)

Charles Aznavour non aveva tutti i torti, quasi sempre Venezia m'ha lasciato quel background malinconico un po' fastidioso e senza spiegazioni, ma stavolta il giudizio non è affatto negativo.

Ricordo che da piccolo la visitai coi miei genitori e lasciammo nelle calle oltre al nostro buonumore, soldi, documenti, chiavi di casa e un insignificante marsupio nero: un turista straniero frequentatore di bagni pubblici ringrazierebbe del dono mia madre ancora oggi, se la conoscesse. Ci tornai successivamente un paio di volte in estate, non c'è niente di peggio dell'umidità alle stelle unita al "gradevolissimo profumo" d'acqua stagnante.

Venerdì, l'ennesima gita in laguna: nonostante il freddo cane, il viaggio in treno "sufficientemente" lungo e tutti quei piccioni in Piazza San Marco credo sia stata una giornata veramente gradevole, forse grazie al compagno di viaggio.

Meno triste insomma...ma Venezia lo è poi? Secondo me ho la memoria troppo corta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio avviso l'essenza di Venezia è racchiusa in "Il Giunco Mormorante" della Berberova (in una parte precisa del romanzo in verità), e io a Venezia ci ho vissuto 4 anni filati, lo so bene. E no, non è triste dopotutto ;)
Il romanzo te lo consiglio vivamente.

Blasphemo ha detto...

Grazie Pero...è già il secondo consiglio di questo genere che mi arriva su questo post...li leggerò entrambi!