04 marzo 2008

Quattromarzoduemilaotto

Un lungo silenzio, come in un pomeriggio afoso di fine luglio. Un silenzio che mette agitazione, in attesa della notte che porta frescura; un silenzio piacevole, come la sensazione di iperattività donata dai raggi di sole.

In quel pomeriggio ogni viso, amichevole o meno, ti pare stia sorridendo anche se le parole dette pesano come macigni su una schiena un po' malconcia.

Appena metti piede fuori le solite quattro mura, ti accorgi che tira un vento freddo e il cielo non promette niente di buono: in quel momento, se Beethoven potesse essere lì con te, ti sussurrerebbe all'orecchio la sinfonia Pastorale.

Capisci che la tua iniziale agitazione è solo eccitazione, perché quella tempesta in realtà è un semplice scroscio di pioggia, serve a rinfrescare i tuoi bollenti spiriti.

E' subito sera, alzi lo sguardo e scorgi un cielo plumbeo confuso nel buio della notte che avanza. Su quelle nuvole però questa sera hai attaccato un'infinità di stelle di cartapesta, che nemmeno l'umidità potrebbe far marcire.
Quattromarzoduemilaotto, un qualsivoglia giorno speciale. Il mio noncompleanno, insomma. Auguri.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mmmm... Per l'angolo delle (ec)citazioni musicali inconvulse di Pero sono indeciso tra due versi che mi sono venuti a mente leggendo queste righe. Tanto sono gratis, quindi te li sventaglio entrembi.

..Lo senti come tira il vento
Che quasi non ci fa dormire
E l'anima che brucia dentro...

...Non brillano le stelle di cartone
Non sono una signora ti urlerò
Come i cani cantano alla luna
Ogni notte al cielo canterò
E qualcuno si consola
Quanti sono soli come me
E qualcuno si innamora
E l'alba si avvicina
Tra poco dormirà
Buona notte notte che verrà.

:*

Anonimo ha detto...

Allora, sto ridendo come un cretino perchè ho perso dieci minuti scrivendoti gli auguri e chiedendomi "perché Pero non glieli ha fatti nel commento? e perché la schiena malconcia?" Avevo letto "il mio compleanno". Non avevo capito nulla, e mi sembrava di aver capito TUTTO.
Comunque... fammi un favore... facciamo finta che tu sia nato il 4 marzo...:
"Non so se sia da festeggiare di più il tuo compleanno, o il fatto che arrivato alla fine del post non abbia sentito il bisogno di rileggerlo tre volte per scorgere il "non detto". [pensa un po'.. ndr]
In ogni caso sono arrivato tardi per il quattromarzoduemilaotto. Ma oggi 5/3 posso farti gli auguri per sant'Adriano, sperando che sia il tuo secondo nome.
vabbè..buon complomastico insomma!"
Ecco, se fosse stato il tuo compleanno avrei scritto così.
Buona giornata. almeno vado sul sicuro!
Giorgio

Blasphemo ha detto...

@Pero: qui le (ec)citazioni musicali sono sempre ben accette, anche se sono mesi (ahimé) che non rinnovo la rubrica! Grazie comunque per Eramo&Passavanti (ma da quanto non ne sentivo parlare?) e per la splendida Berté (o meravigliosa Mia? Fai un po' te, è lo stesso).

@IlCretinoSempreArguto: non ti preoccupare, fai pure gli auguri di compleanno, l'atmosfera era quella di un giorno da festeggiare anche se per me è stato un giorno qualunque. Ciò che importa è che non l'abbia vissuto come uno qualunque. Adriano? Mannaggia, non ho il secondo nome...però se vuoi festeggio lo stesso!

:o)

Anonimo ha detto...

Anch'io ero pronto a prendere il telefono per farti gli auguri, poi ho letto il commento di cretino... Comunque è un bel post.