19 luglio 2007

La maison (I'd rather be with you)

Faccio un po' il tamarro, metto il braccio fuori dal finestrino, voglio godermi il calore che sale dall'asfalto di Corso Buenos Aires. Guardo fisso la macchina davanti alla mia, perlomeno questa volta non memorizzo la targa. Accendo l'autoradio come sempre, faccio zapping nervosamente. 1, 2, 3, 4, 5, 6 ...5: alzo il volume, in onda c'è uno dei pezzi più belli dei Gabin, La maison.Eh già, sto tornando a casa, in compagnia di Nelly Furtado, Dido e Britney Spears: le prime due sedute lì, sul sedile del passeggero una in braccio all'altra e alla facciaccia dei vigili, la terza invece è svaccata sul sedile posteriore (non l'avrà mica scambiato per un divano dell'IKEA?); in realtà Britney non l'avrei mai scarrozzata se non fosse stato per le suppliche, non mi piacciono le ragazze scriteriate.

Quella sensazione di torpore alimentata dalla canicola che mi capitalizzava fino a qualche ora fa è ormai svanita; sono quasi arrivato a casa, l'orologio vicino al contachilometri segna le due e un quarto: è tardi ma non m'importa, del resto non succede tutte le sere di uscire con tre starlet, so già che quando arriverò a destinazione queste tre fanciulle se ne andranno. Ora la radio passa House of the rising sun degli Animals.

Sono in camera, le persiane sono aperte perché qui dentro c'è aria viziata; sono sul letto, sento qualcuno fischiettare: la curiosità è tanta, guardo fuori e vedo la piazza illuminata a giorno completamente deserta, ma noto passeggiare sul marciapiede proprio sotto la mia finestra una donna dai capelli lunghi e corvini; mentre rovista nella sua borsetta color turchese osserva i manifesti dell'edicola accanto, lei non mi può vedere, continua a fischiettare in modo ansioso questo motivetto mentre scompare dietro l'angolo. Chissà dov'è casa sua.

La mia casa è qui, ma potrebbe essere ovunque, e stasera era anche in centro a Milano, la stessa in cui vivono Nelly Furtado, Dido e Britney Spears: in una casa puoi trovare tre cantanti, un complimento, l'accoglienza, qualcosa che ti sorprende. Adoro le sorprese.

Il cellulare suona un paio di volte poi si ammutolisce, i miei occhi diventano sempre più pesanti.

In realtà ci doveva essere anche Beyoncé in auto con me, ma quando mi ha fatto notare che non ricordavo il titolo di questa canzone veramente stylosa se l'è presa e se n'è andata via a piedi. Peccato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco perché Beyoncé aveva un muso che non finiva più! L'ho incontrata in Buenos Aires (all'inizio l'avevo scambiata per un viados, ma questa è un'altra storia), le ho chiesto cosa aveva che non andava e solo ora capisco: non diceva "No way no way bleah" ma "no way non way blasph"... (ma come mi vengono 'ste battute?!)Vabbè, povera B...

Nelly e Dido sono due care ragazze, ma non le sopporto quando fanno comunella.

Brit invece pensa sempre di essere a casa sua, l'ultima volta che le ho dato un passaggio in macchina ha fatto un barbecue sul sedile posteriore.

(Bella la cosa del trovare accoglienza...)