11 marzo 2007

In un qualsiasi film di Vittorio De Sica

Questa mattina mi sento veramente indolenzito, come se avessi preso botte ovunque (la febbre fa miracoli). Drin. Il campanello, alla porta c'è la mia pro-zia che mi racconta di un fatto veramente insolito: qualcuno ieri s'è intrufolato dentro il nostro ripostiglio. Io prendo la giacca, raccolgo col cucchiaino le energie sparse per casa e vado a vedere: il vetro della porticina che da' sul retro rotto, un paio di cassetti aperti, il bidone della spazzatura un po' spostato e nulla più; nient'altro, nessun furto. Forse credevano di ritrovarsi nel rustico della casa accanto (visto che il nostro ripostiglio resta distante dalle nostre case), o forse era tutta una bravata: la sera prima una delle mie vicine di casa deve aver visto qualche ragazzino aggirarsi da quelle parti e, alla richiesta di allontanarsi, ha ricevuto una giustificazione farfugliata e insensata. Mi aspettavo di ritrovarmi un sit-in leghista contro i soliti extracomunitari entro breve, ma scopro invece che erano italiani, dalla descrizione sommaria dei ragazzini che non superavano nemmeno i quindici anni.

Sono destinati al carcere questi personaggi ora che Amici sta per finire? Lo Stato non c'è più (e nemmeno Maria De Filippi).

Chi lo sa che faccia ha
chissà chi è
tutti sanno che si chiama Lupin
Era qui un momento fa
chissà dov'è
dappertutto hanno visto Lupin

Nessun commento: