19 aprile 2007

Il principe cavalcatore (non Cavaliere)

C'era una volta un principe viola. Eh sì, miei cari, anche in questa fiaba esiste un principe ma questa volta non salva la sventurata di turno ricoprendo un banale ruolo di comparsa, bensì è il protagonista della storia.
Questo principe viola vagava per la sterminata pianura padana alla ricerca di un campione di nuoto o di un musicista: aveva questa fissa, gli piacevano solo queste due categorie ma puntualmente incontrava architetti, autisti di pullman, studenti, parrucchieri (ehm shampisti, ndr.), pizzaioli, traduttori e così via.
Il fedele cavallo bianco Fiso lo accompagnava nei suoi viaggi sulla A4 nella sola speranza che al prossimo Autogrill trovi il panino Capri con della buona biada; nei giorni feriali percorrere certi sentieri diventava un'impresa epica, il suo padrone anziché farlo galoppare sulla corsia d'emergenza, lo costringeva a rimanere in coda assieme a tutti gli altri cavalli.
Questo bel cavallo fu donato al principe cavalcatore (non Cavaliere, ben inteso) quando il giovane rampollo della dinastia dei Blasphemi compì 23 anni, e da allora furono inseparabili compagni d'avventure.
Il nostro principe viola a volte era sconsolato per le innumerevoli delusioni in cui incorreva, altre volte era sereno perché sapeva che accanto a lui c'era una bestia che valeva più di un umano; Un dì di luglio il principe viola, a furia di essere scambiato per il Mago Zurlì o per Roberto Bolle, indossò la sua migliore calzamaglia (che a Luglio...voglio dire...è una bella fatica, ndr.) e lasciò la corte del padre raggiungendo la tenuta estiva con l'auspicio di sentirsi un po' più libero; a settembre dello stesso anno, passando davanti ad un'agenzia per matrimoni temporanei si decise a lasciare un annuncio come questo:

A.A.A. cercasi nuotatore aitante o musicista dannato che voglia intraprendere una relazione temporanea (superiore però ai tre mesi). Astenersi estimatori del marrone e perditempo.

Aveva diversi amici cavallerizzi, ma tutti o quasi avevano già un bell'Antonio accanto, un po' era invidioso ma non si disperava affatto, la sua porca figura la faceva ancora.
Il nostro principe viola era sì un sognatore, ma spesso la vita quotidiana lo riportava con i piedi per terra: sapeva bene che le favole come quella di Biancaneve e Cenerentola appartenevano ad un passato che non poteva più tornare, ormai la facevano da padrone i metrosexual, i fashion victim, i grandifratellini e Alda d'Eusanio. Lui, con la sua antiquata calzamaglia, non era poi così di moda anche se al cavallo regalava dei ferri firmati Prada.

Un bel giorno...

Questa fiaba non è finita, l'ho estratta dall'enciclopedia delle fiabe ricevuta in regalo per aver ordinato una confezione di reggiseni della quarta misura tramite Postalmarket (possono sempre servire come posacenere!). Forse non è nemmeno una fiaba, nella prefazione non c'è scritto se c'è un lieto fine, ma forse è una fiaba moderna senza finale (che ne so io!); quel principe viola potreste essere proprio voi, o quello che vi sta cercando da tempo mentre voi vi nascondete ben bene in una dark room.
Sono nove volumi solo per questo racconto, quindi stateve bboni e aspettate la prossima puntata: del resto,
come diceva un fanciullo che aspirava al successo come cantante qualche tempo fa, non è finita finché non è finita.

Sto ascoltando: Lenny Kravitz - It ain't over 'til It's over

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vogliamo sapere coma va a finire! Anzi, come continua la seconda puntata...

Anonimo ha detto...

OT

http://elfobruno.go.ilcannocchiale.it/post/1453993.html

Fassino e DS tentato di fregarci nuovamente...

Dimmi che ne pensi.

Anonimo ha detto...

Caro principe vio... ehm Blasphemo, ti capisco e ti quoto in pieno (anch'io ho delle fisse per determinate categorie). Nonostante là fuori ci siano milioni di pulzelle, trovare quella che fa per te è un'impresa. Forse è proprio la grande quantità di "merce disponibile sul mercato" che ci fa esitare e ci rende superficiali.

Anonimo ha detto...

pensavo che solo un mio amico fosse fissato con le categorie, avvocati per lui, com'è più semplice non avere sogni...

Blasphemo ha detto...

@E.: ma quant'è noioso invece non averne?