Grazie (ma che coglione sono?)
Ti ho pensata sai, e anche spesso: non so il motivo per cui non ti richiamavo, mi rendo conto solo mi risultava difficile contattarti, nonostante sapessi quanto fossi splendida.
Forse il tuo ricordo mi legava ad un periodo poco piacevole, ad un'altra persona che conosciamo entrambi, colui che ha avuto solo la colpa di mettermi davanti ad uno specchio per mostrarmi quanto la pelle del mio viso fosse invecchiata, soprattutto in quei tre mesi.
Continuammo a vederci, le poche serate passate assieme furono però veramente preziose per entrambi. Condivisi con te la gioia della mia nuova casa e, più in generale, la mia rivincita su quel periodo di cui tu sei stata testimone. Tu mi raccontasti dei tuoi problemi e delle tue soddisfazioni, e ancora oggi sono felice di averli avuti qui tra le mie mani.
Poi un giorno, davanti al tuo numero di cellulare non riuscii a mandarti un sms: mi comportai da codardo, non c'era alcuna ragione che m'impedisse d'inviartelo.
La sorpresa e la gioia di rileggerti sabato non me l'ha tolta nessuno, volevi rivedermi nonostante tutto questo tempo.
Poco fa ti ho chiamata, mi hai detto che per rivedermi hai fatto i salti mortali nel recuperare il mio numero di cellulare che purtroppo avevi perso: sappi che mi hai fatto star bene, nonostante non sia mai stato così "importante" per te.
Forse non è vero che non sono "importante", forse sono solo io che non sono abituato a reggere il peso delle parole, quelle sincere e quelle indispensabili.
Non vedo l'ora di rivederti al mio ritorno.
Forse il tuo ricordo mi legava ad un periodo poco piacevole, ad un'altra persona che conosciamo entrambi, colui che ha avuto solo la colpa di mettermi davanti ad uno specchio per mostrarmi quanto la pelle del mio viso fosse invecchiata, soprattutto in quei tre mesi.
Continuammo a vederci, le poche serate passate assieme furono però veramente preziose per entrambi. Condivisi con te la gioia della mia nuova casa e, più in generale, la mia rivincita su quel periodo di cui tu sei stata testimone. Tu mi raccontasti dei tuoi problemi e delle tue soddisfazioni, e ancora oggi sono felice di averli avuti qui tra le mie mani.
Poi un giorno, davanti al tuo numero di cellulare non riuscii a mandarti un sms: mi comportai da codardo, non c'era alcuna ragione che m'impedisse d'inviartelo.
La sorpresa e la gioia di rileggerti sabato non me l'ha tolta nessuno, volevi rivedermi nonostante tutto questo tempo.
Poco fa ti ho chiamata, mi hai detto che per rivedermi hai fatto i salti mortali nel recuperare il mio numero di cellulare che purtroppo avevi perso: sappi che mi hai fatto star bene, nonostante non sia mai stato così "importante" per te.
Forse non è vero che non sono "importante", forse sono solo io che non sono abituato a reggere il peso delle parole, quelle sincere e quelle indispensabili.
Non vedo l'ora di rivederti al mio ritorno.
2 commenti:
Essendo un po' malinconico per natura, adoro le rimpatriate. Ci si vezzeggia e ci si racconta, sicuri che la persona che ci sta davanti è interessata a te per quello che sei e non per quello che potresti essere o che potresti darle.
E' stupendo quando scopri che qualcuno ti ha cercato e che ha fatto peripezie per raggiungerti, soprattutto quando, come nel tuo caso, questo qualcuno non ha fini altri che sapere come stai e come te la passi.
Beh bello, ti invidio un po'. Sono qulle cose che ti riempiono. Sono contento x te. :)
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