01 luglio 2008

Com'è profondo il mare (della Liguria)

Ci sono due cose nella vita di cui non posso fare a meno...ok tre: la prima è annoiare la gente parlando di radiofonia e musica, la seconda è il mare (la terza non ve la dico...brutti maliziosi e pervertiti, non è quella cosa lì).

Vidi per la prima volta la Liguria nel lontano 1988: B., la sorella di Blasphemo allora diciottenne, si offrì di accompagnare il fratello per una settimana ad Andora a causa della sua cagionevole salute. Ricordo gran poco di quella vacanza, la permanente di mia sorella, I'm not scared degli Eighth Wonder, la sala da pranzo dell'hotel e gli scogli sul mare.

Due anni fa passai una sera ad Arenzano: G. mi portò da Piacenza con la sua auto nuova, non so ancora cosa stesse cercando di trovare in me con quella ("bella") sorpresa. Ricordo una luna favolosa, il mare in burrasca e tanti (spietati) silenzi.

Questo weekend sono andato a Cogoleto, ho trascinato con me il mio amico A. Ricordo numerosi terzetti di anziane, una lunga chiacchierata con A. sul balcone dell'hotel, l'ospitalità dei liguri, solo quattro "parrocchiani" (abbiamo tenuto il conto) e una grande tranquillità.
Adoro nuotare, e da laggiù, solo e al largo della costa, avevo la sensazione che tutto quello che vedevo fosse mio. Tutto.

Cosa hanno il comune B., G. ed A.? La Liguria. E me.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio sto indietrissimo con la lettura..............pardonne moi, provvederò!
;)

Blasphemo ha detto...

@Arearea: tranquillo...fai finta che questo blog sia come il bar di paese semivuoto in cui sei sempre il benvenuto. Ecco, io sono il barista :o)

Anonimo ha detto...

L'immagine della sorella che porta al mare il fratello cagionevole di salute mi fa troppo anni '50, invece della permanente ci vedo una messaiMpiega laccatissima...

La Liguria comunque te la lascio, e i liguri pure... non me ne vogliano. Anch'io ho arretrati da leggere caro Blas, ora inforco gli occhialini.