01 aprile 2008

Il goniometro e i giardini immacolati

Se fossi capace di tirare una riga dritta col righello, sarei un perfetto architetto/geometra.


L'architetto è quello più esperto dei due, ha un entusiasmo invidiabile, quell'atteggiamento da "precisetti" che mi fa sorridere perché è anche un po' mio. Mi ha mostrato un foglio con il progetto di una casa praticamente perfetto ma non c'erano finestre, spero che si sia convinto a disegnarne molte perché c'è bisogno di luce abbondante.

Il geometra invece è un pischello, conosco solo il suo nome. Mi ha mostrato il progetto di una casa con pareti trasparenti, m'è sembrata una bolla di sapone, graziosa ma fragile; peccato non averglielo detto.

Oggi ero in attesa del mio medico di base, ho aperto un libro di poesie nell'angolo de "l'invito alla lettura" imbattendomi in queste parole:

Credevo di avere amici, oh quanto,
ma l'amicizia è pianta dai fiori e dai frutti squisiti
e vuole giardini immacolati
mani gentili
cuori di tenerezza

...e vattelapesca. Questo sconosciuto animo gentile prestato alla poesia ha profondamente ragione, spero che un giorno lo possano leggere anche quei due "precisetti".

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