Notte prima degli esami
Mentre lavavo i piatti nella pausa pranzo canticchiavo questa famosissima canzone di Venditti. Chissà perché...vabbè...tutto ciò mi ha fatto tornare in mente i miei trascorsi scolastici; riflettevo su quanto siano stati belli i periodi delle elementari e delle superiori: per entrambi il fattore novità ha influito molto, compagni scuola e insegnanti totalmente nuovi, sicuramente tutto ciò è stato di grande stimolo per un maggior legame affettivo. Tanto belle elementari e superiori, tanto brutte le medie: le novità non mancavano, purtroppo però non sono riuscito tra i compagni a farmi degli amici ma piuttosto degli avversari.
Come non ricordare gli esami? Una escalation di ansia e terrore: mi facevano una tale rabbia tutti quelli che ostentavano sicurezza e tranquillità, non so ancora se fossero dei grandi attori o superficiali.
Se avessi la possibilità di tornare a studiare lo farei senza indugio. L'università, mai considerata per questioni finanziarie, è dispersa nel lungo elenco di buoni propositi soprannominato "rimanda a domani quello che non puoi fare oggi": se riuscissi a lavorare otto ore al giorno, studiare e tirare avanti una casa diventerei sicuramente onnipotente, siccome mi basta rientrare nella categoria di terrestre potrei fare queste scelte:
1) Trovare un riccone settantenne che mi mantiene in cambio di favori sessuali
2) Torno a fare il parassita dai genitori interrompendo la mia carriera lavorativa
3) Mi trovo come compagno un professore universitario (condivideremo oltre all'affitto anche le conoscenze)
4) Vado a vivere sotto il ponte dell'Adda eliminando il problema casa, mangiando tutto ciò che non è da tenere in frigo.
5) Evito di sprecare il tempo dormendo e lo impiego nello studio
Qualcuno ha utili consigli in tal senso? Preferirei evitare le markette coi settantenni. Com'è difficile fare delle scelte sagge!
Come non ricordare gli esami? Una escalation di ansia e terrore: mi facevano una tale rabbia tutti quelli che ostentavano sicurezza e tranquillità, non so ancora se fossero dei grandi attori o superficiali.
Se avessi la possibilità di tornare a studiare lo farei senza indugio. L'università, mai considerata per questioni finanziarie, è dispersa nel lungo elenco di buoni propositi soprannominato "rimanda a domani quello che non puoi fare oggi": se riuscissi a lavorare otto ore al giorno, studiare e tirare avanti una casa diventerei sicuramente onnipotente, siccome mi basta rientrare nella categoria di terrestre potrei fare queste scelte:
1) Trovare un riccone settantenne che mi mantiene in cambio di favori sessuali
2) Torno a fare il parassita dai genitori interrompendo la mia carriera lavorativa
3) Mi trovo come compagno un professore universitario (condivideremo oltre all'affitto anche le conoscenze)
4) Vado a vivere sotto il ponte dell'Adda eliminando il problema casa, mangiando tutto ciò che non è da tenere in frigo.
5) Evito di sprecare il tempo dormendo e lo impiego nello studio
Qualcuno ha utili consigli in tal senso? Preferirei evitare le markette coi settantenni. Com'è difficile fare delle scelte sagge!
2 commenti:
Oddio, farsi mantenere da un settantenne è come fare le marchette. Per cui te lo sconsiglio. Se invece hai intenzione di trasferiti in meridione nell'immediato, o all'estero nel futuro, possiamo condividere casa. Posso trasmetterti tutte le conoscenze che vuoi, in ambito letterario e linguistico, ma non credo che ti potrà servire a ottenere un titolo di studio. Più realisticamente, puoi provare con una di queste nuove lauree triennali. Rispetto a quelle quadriennali sono una passeggiata!
;)
Beh anche questa è una fissa che ho da diversi anni, ma in graduatoria veniva dopo la volontà di andare a vivere da solo.
C'è qualche progetto in merito in realtà...se ne riparla a 2007 avanzato.
Per il meridione...io cambierei di nuovo casa solo ed esclusivamente per una città/paese di mare: a me mancano solo le squame...
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