02 dicembre 2006

Uno su cinque

Ho conosciuto qualche tempo fa un ragazzo di nome D. Tralasciando particolari fisici, caratteriali &Co (insomma, non lo conoscerete mai) dopo qualche uscita insieme sono nuovamente ad un bivio. Che fare? Dal maggio scorso, quando mi sono ripromesso di fare le cose sempre e solo ascoltando la mia "sporchissima" coscienza, solo un tentativo è andato a buon fine. So benissimo cosa voglio dalla mia vita, ciò che mi spaventa è che questa mia decisione allerta immediatamente i "farfalloni" o regala inutili sicurezze a "finto/convinti innamorati persi": essere decisi non significa né cercare di farsi mettere un anello al dito né di fare la prostituta d'alto borgo che dispone di una comodissima casa, peccato però che non tutti concepiscono ciò che ho in mente. Non credo esista alcun essere umano che desideri la solitudine eterna, se avessi qualcuno accanto forse sarei più me stesso, ma non mi sto dannando l'anima per questo.
Ieri pomeriggio facevo un conto mentale: sarà una sfigata coincidenza, ma ogni cinque ragazzi che si smaterializzano uno lo faccio scomparire io. D. sarebbe il quinto...questa forse è la mia unica speranza che questa casuale combinazione rimanga tale e che tutto vada come deve andare, senza pensieri. Tanto lo so che sono una zitella acida.
Ieri ho letto questo bellissimo post, avevo già in mente cosa scrivere prima di leggerlo proprio per questa mia recente conoscienza, ma Gere mi ha dato una mano ad esprimere ciò è la realtà che compone passato e presente di Blasphemo: l'assoluta inconsistenza di rapporto e la mancanza totale (e lo ripeto, totale) di un legame vero seppur breve. E pensare che non fumo nemmeno, al contrario di Gere!

2 commenti:

ConsorzioManzetti ha detto...

oddio, non so se essere onorato...
commosso si! :)

Blasphemo ha detto...

L'onore è tutto mio! E' un piacere leggerti; inoltre questa volta, come ho scritto, mi hai dato l'ispirazione per scrivere.